GUBBIO – La pandemia ci ha provato di molte, troppe cose. La situazione purtroppo è ancora difficile e ognuno di noi scruta l’orizzonte sperando di intravedere quella famosa luce in fondo al tunnel. Tra queste persone naturalmente ci sono anche le colonne portanti dell’associazione “Aquilonisti Eolo” di Gubbio, che neanche quest’anno potranno dare vita a “Ventomania“, il festival internazionale di aquiloni che si sarebbe svolto come sempre il primo week end di primavera (dal 19 al 21 marzo) al parco del Teatro Romano.
Si sarebbe trattato della 36esima edizione e sicuramente alla città mancherà questa manifestazione di grande prestigio, che da anni ormai colora e impreziosisce l’intera Gubbio con le sue vere e proprie opere d’arte del cielo. “Ventomania” ha sempre rappresentato una occasione preziosa, tra le varie tappe sportive e culturali, per far conoscere Gubbio, la sua storia, l’arte e le persone che la vivono. Il tutto grazie all’impegno dell’associazione “Aquilonisti Eolo” che, dalla volontà di un gruppo di ragazzini appassionati del gioco degli aquiloni, è diventata anno dopo anno una delle associazioni più longeve e fiore all’occhiello dell’intera comunità eugubina.
Dall’ormai lontano 1984, anno della prima edizione “informale” dell’evento, il festival “Ventomania” è cresciuto fino ad acquistare una dimensione internazionale. E passo dopo passo è diventato un ricco contenitore di eventi, rivolti a grandi e piccoli, orientati ad un divertimento responsabile, ecologico e sociale. Grazie all’impegno degli associati, il gruppo “Aquilonisti Eolo” ha partecipato a decine di meeting e manifestazioni in Italia, in Europa e nel resto del mondo, a partire dagli appuntamenti (tra gli altri) di Castiglion del Lago, Foligno, Cannara, Rimini, Ferrara, Cervia e Spotorno, fino ad arrivare alle manifestazioni internazionali di Martigues, Marsiglia, Clermont-Ferrand, Berck-sur-mer, Dieppe, Notre Dame du Monts, Fanø (in Danimarca dove si svolge il meeting di aquilonisti più grande d’Europa), Bintulu (in Malesia) e Gujarat (in India).
La speranza del gruppo “Aquilonisti Eolo” ovviamente è che un giorno tutto questo possa essere di nuovo possibile. Anche perché una manifestazione come “Ventomania“, alla quale hanno sempre partecipato aquilonisti italiani e internazionali provenienti da ogni angolo del pianeta, rappresenta per la città di Gubbio una risorsa molto significativa anche a livello turistico. Dato che ad ogni appuntamento ha garantito alle strutture ricettive del territorio un elevatissimo numero di presenze. Non resta che attendere quindi il momento in cui il cielo eugubino tornerà a colorarsi con gli splendidi aquiloni di “Ventomania”, con l’auspicio che la pandemia possa finalmente diventare un brutto ricordo.
