GUBBIO – Nato per errore, diventato popolare in Argentina e in Spagna dove lo praticano 4 milioni di persone, il padel ed oggi è in grande espansione anche in italia e nella nostra Gubbio. Questo sporto che mette insieme lo squash e il tennis si è guadagnato grande popolarità e consensi, sta conquistando veramente tutti e giorno dopo giorno ha acquisito una sua specificità, respingendo con fermezza l’etichetta di sport in miniatura o di seconda scelta.
Sono tante le caratteristiche specifiche di questa disciplina: è aggregazione, perché si deve giocare almeno in quattro; è divertimento pronto all’uso, perché non ha bisogno di tutta la preparazione necessaria per giocare a tennis; è praticabile in città, perché i campi continuano a spuntare come i funghi in tutta Italia. E da alcuni anni sono nati tornei mondiali e anche del circuito italiano, oltre a circoli e club che stanno aprendo le proprie porte ad appassionati e curiosi.
E pensare che è davvero nato per errore come si diceva all’inizio. Nella metà del secolo scorso un facoltoso messicano, Enrique Corcuera, in vacanza a Marbella, nel costruire il suo campo da tennis fece alzare un muro per evitare che le palline finissero in acqua, ma anche le misure del campo erano sbagliate essendo più piccole e da lì è partito tutto quanto. Per giocarlo non servono attrezzature particolari, già da tempo ogni negozio di articoli sportivi anche a Gubbio è ben fornito di tutte quelle necessarie. E va sottolineato che in Italia buona parte del merito della sua notevole diffusione si deve anche al fatto che è diventato la passione di molti personaggi famosi.
Ad esempio i calciatori Materazzi e Barzagli avvieranno un centro padel a Perugia, grazie ad un progetto oramai in dirittura di arrivo e prossimo alla inaugurazione. Il fatto poi che lo si giochi in doppio offre la possibilità a coppie di amici, marito e moglie, oppure fratelli di trascorrere del tempo insieme praticando una sana attività fisica. E’ molto divertente ed è uno sport non stressante né aggressivo, piuttosto uno scacciapensieri e chi lo prova non lo lascia più, anzi sente il bisogno di giocare spesso, anche più volte la settimana.
A tutto questo si deve aggiungere il fatto che il Padel ad oggi come molti altri sport che si praticano a Gubbio non è molto costoso: una racchetta parte da 60 euro e non richiede una particolare attenzione come quella da tennis (se non lo si pratica a livello agonistico) e non serve molto altro, a parte un buon paio di scarpe da ginnastica. Quanto al campo, le due aree di gioco sono divise dalla linea del servizio, come in un normale campo da tennis, ma la sostanziale differenza col più affermato sport con la racchetta è la norma che prevede la chiusura del campo stesso entro quattro pareti. Queste, alte tre metri, devono essere in materiale che permetta il rimbalzo della pallina e sono di solito sormontate nel lato corto da una rete metallica, che circonda anche gran parte del lato lungo.
Le palline sono identiche per dimensione e colore a quelle utilizzate nel tennis. Si distinguono per la pressione, poiché quelle da paddle hanno circa un’atmosfera in meno, così da consentire una minore velocità nel rimbalzo. La racchetta misura in lunghezza massimo 45,5 centimetri, non è dotata di corde ma presenta soltanto una serie di buchi nella zona centrale. Per regolamento deve essere legata con una corda o un cavo non elastico al polso del giocatore.
Il punteggio è lo stesso che viene applicato nel tennis. Gli incontri si disputano sempre al meglio dei tre set. Ma ciò che conta è che Il padel è entrato a tutti gli effetti nell’immaginario collettivo delle attività da praticare nel tempo libero o a livello agonistico. Dunque non resta che informarsi su quale sia il campo più vicino a voi per dedicarvi ad una buona ora di sana attività motoria almeno una volta a settimana, magari in compagnia di un gruppo di amici. A Gubbio da più di un anno è stato creato un campo nella frazione di San Marco in Via dei prati, 9 06024 Gubbio, Umbria e non resta che provare a prenotare un’ora su http://padelgubbio.wansport.com.
