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lunedì, 23 Dicembre, 2024
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Collezione Risorgimentale, il Garibaldi che non ti aspetti…

GUBBIO – Dalla fine del XVIII secolo le nuove idee ed i nuovi principi che avrebbero condotto alla grande epopea del Risorgimento italiano, furono portati avanti a Gubbio da esponenti della nobiltà cittadina ma anche da uomini che avevano compiuto studi legali e da altri provenienti dalle famiglie borghesi più facoltose e dalle professioni. La partecipazione della città a questa esperienza non fu sporadica infatti Gubbio, dopo Perugia e Terni, è la città umbra che ha avuto il maggior numero di decorati al valore militare nelle guerre risorgimentali.

La Collezione Risorgimentale ospitata dal Museo Civico del Palazzo dei Consoli recupera ed aggiorna l’originale collezione del Museo Storico del Risorgimento inaugurato nel 1936. La collezione fu istituita per volontà dell’avvocato Lamberto Marchetti, sindaco di Gubbio dal 1923 e podestà dal 1927 al 1943, che coniugò lo spirito civico e le direttive del governo nazionale tese a valorizzare le glorie del Risorgimento. La collezione si arricchì nel tempo di cospicue donazioni che si aggiunsero a quadri, incisioni, gessi, fotografie, lettere, medaglie, uniformi, coccarde, armi e bandiere, ritratti di personaggi illustri e stampe delle patrie battaglie.

Nel 2007, di cui fanno riferimento alcune fotografie in occasione delle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, la collezione ha trovato sistemazione appunto all’interno del Museo Civico di Palazzo dei Consoli, dopo aver subito, probabilmente a seguito degli eventi bellici, uno smantellamento dell’originale allestimento nella residenza Municipale.

La collezione si articola nelle seguenti sezioni:

  • Battaglie e Protagonisti;
  • Uniformi e Armi;
  • Garibaldi e il Risorgimento: cimeli, documenti, ritratti e immagini;
  • Gubbio: gli Uomini e le Idee.

Tra gli oggetti, sono sicuramente da ammirare la giubba rossa da garibaldino con relativo fazzoletto blu e berretto, alcuni elementi di corredo della divisa della Guardia Civica dell’antico Stato Pontificio oltre a numerosi esemplari di sciabole e pistole. Degno di nota è anche il ricco medagliere di Angelico Fabbri, testimonianza visibile dei tanti riconoscimenti acquisiti da questo grande protagonista del Risorgimento eugubino.

Questa mostra è molto importante perché innanzitutto riporta alla mente tante epiche battaglie studiate sui libri di storia. In secondo luogo perché offre la possibilità di vedere quanto la lotta risorgimentale sia stata coinvolgente a tutti i livelli sociali di allora. E in ultimo, perché mostra un’immagine di Garibaldi, che di quelle lotte è stato il condottiero, molto più umanizzata e meno esaltata come icona leggendaria. Si può scoprire insomma un Garibaldi che non ci aspettiamo e che scrive poesie tra le mura domestiche dopo aver fatto l’Italia.

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