GUBBIO – Oramai dal 2015, durante il primo mandato amministrativo Stirati, a Gubbio è stata realizzata la pista ciclabile. La si nota a lato delle maggiori vie di comunicazione, soprattutto in via Leonardo da Vinci dove è stata pensata a lato della carreggiata.
E’ noto, stando a quanto dicono gli esperti, che uno dei criteri fondamentali sia la sicurezza. Nel realizzare una pista ciclabile occorre prestare attenzione al percorso e alle soluzioni tecniche che assicurano minori rischi d’incidente, non solo per i ciclisti, ma si dovrebbe stare attenti anche a tutti i fruitori della strada o comunque agli spazi su cui si decide di farla passare. Bisogna quindi stare attenti ai pedoni, agli automobilisti e a chiunque si pensi che potrà utilizzare la pista. Sicurezza significa garantire un sufficiente livello di illuminazione, spazi e visuali che trasmettano una sensazione di serenità e che favoriscano la convivialità con gli altri utilizzatori del percorso.
Inoltre è necessario avere una continuità del percorso, requisito fondamentale affinché una rete ciclabile possa essere attrattiva nei confronti di una gamma di utenti sempre più vasta. La pista, soprattutto se è stata ideata a ridosso di centri abitati che presentano un notevole flusso anche di automobili e mezzi pubblici, deve avere una specifica progettazione soprattutto all’altezza degli incroci stradali, che per un fruitore della pista sono la parte più pericolosa .
Ma l’avere una pista continua il più possibile significa anche non fare troppi tratti disgiunti dove il ciclista deve obbligatoriamente fermarsi per la sua sicurezza e quella degli altri, ad esempio i pedoni. Sarebbe ottimale che la pista rispetti una costante fluidità di percorso anche pensando ai potenziali turisti che potrebbero usufruirne, tenendo presente che il binomio turismo-bicicletta sta crescendo sempre di più.
E’ ovvio che se si vuole procedere verso questa visione di una città più a misura d’uomo e con una più forte impronta a vocazione turistica, la nostra attuale pista ciclabile inaugurata sei anni fa poco rispecchia le qualità che potrebbe avere, nonostante sia stata progettata per offrire al meglio un servizio alla collettività. Ad oggi infatti abbiamo una pista che spesso non è praticata, perché resta troppo pericolosa per la moltitudine di incroci a raso e per il continuo utilizzo della pista a mo’ di parcheggio.
Ci sono però lodevoli iniziative che mirano a far crescere queste opportunità di viabilità alternativa. Così ecco il bel progetto della creazione del tracciato ciclabile dell’ex ferrovia tra Umbertide e Fossato di Vico. Tale intervento è stato progettato sulla ex ferrovia, ed è stato finanziato con tre milioni di euro, due in arrivo dalla Regione e uno dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.
Il cantiere, aperto nel settembre 2020, è stato visitato la mattina del 6 aprile 2021 dal sindaco di Gubbio Filippo Stirati, dall’assessore ai Lavori Pubblici Valerio Piergentili, dalla presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia Cristina Colaiacovo, dal presidente del Consiglio direttivo di Fiab Associazione Valle dell’Assino Vittorio Fiorucci, da alcuni membri dell’associazione e dai giornalisti che hanno potuto catturare le prime immagini del suggestivo sentiero dedicato alle bici.
I lavori termineranno a dicembre 2021 e così anche Gubbio troverà la sua collocazione nel quadro degli itinerari cicloturistici europei. La città però continua comunque ad avere bisogno di pensare ad un futuro che viva con una diversa sostenibilità sociale, capace anche di affrontare il problema della cultura del “muoversi” tramite l’educazione all’utilizzo dei mezzi alternativi.
Ma anche l’educare le persone a non prendere sempre la macchina anche per fare solo pochi metri è soprattutto un problema culturale. E i cittadini vanno aiutati, vanno costantemente create consapevoli opportunità di viabilità alternativa. Perché se si creano proposte alternative sicure e non dannose per le persone, le piste ciclabili a misura di eugubino andrebbero a creare un ulteriore naturale valore sia per le persone che per il territorio intero.