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lunedì, 23 Dicembre, 2024
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“SIRENE” uno spettacolo per sensibilizzare sul tema dei disturbi alimentari

spettacolo all’interno del programma della decima edizione del Festival Umbria in Voce ed è pensato come un tributo al corpo, tema centrale dei disturbi alimentari.

Il cortile, gremito di spettatori, ha fatto da palcoscenico naturale a una riflessione poetica sul corpo umano, esplorato dalla nascita alla maturità, attraverso le fasi delicate del trauma e della rinascita. Le scelte musicali, eseguite con raffinata maestria da Elena Ridolfi al pianoforte, Cecilia Bellucci al violino, Cathy Fiorucci al flauto e Pepita Francia al canto, hanno aggiunto profondità emotiva alla narrazione.

Il 4 agosto, nella suggestiva cornice del Cortile della Società Operaia a Gubbio, si è svolto il debutto di “Sirene”, uno spettacolo che ha catturato l’attenzione e il cuore di un pubblico attento e partecipe. Questo evento speciale, sostenuto dalla Sezione Soci COOP Centro Italia di Gubbio, dallo Sportello Lilla di Gubbio e dall’Associazione Il Bucaneve di Castiglione del Lago, è parte integrante della decima edizione del Festival Umbria in Voce.

“Sirene” non è solo uno spettacolo teatrale, ma un potente tributo al corpo, tema centrale dei disturbi alimentari, che affliggono un numero crescente di giovani nelle nostre società moderne. Sotto la regia sapiente di Claudia Fofi, undici giovani artiste hanno dato vita a un’esperienza scenica e sonora intensa ed emozionante, su un testo scritto dalla stessa Fofi in collaborazione con Maria Stocchi.

L’attrice e autrice folignate Emma Tramontana, specializzata in teatro di figura, ha offerto una performance fisica centrale, interagendo con le voci narranti di Maria Stocchi, Letizia Bianconi e Simona Minelli, in un dialogo intenso e coinvolgente. Momenti di improvvisazione vocale, guidati da Emma Grace e Ilaria Vagnarelli, hanno reso le “Sirene” un’esperienza corale unica, in cui canto e azione si sono fusi in un inno alla vita e alla complessità del corpo femminile.

Il finale dello spettacolo ha visto l’artista e arteterapeuta Giulia Nardi dare un tocco pittorico a un abbraccio inclusivo, simbolo di accoglienza e cura. “Sirene” si è rivelato un felice esperimento di interazione tra arte e cura, un incontro riuscito tra azione sociale e artistica, che il pubblico ha dimostrato di apprezzare profondamente.

Questo spettacolo rappresenta un significativo passo avanti nel dialogo sulla prevenzione dei disturbi alimentari, unendo l’espressione artistica a un messaggio di sensibilizzazione sociale di grande importanza. “Sirene” è un tributo al corpo e alla vita, un’opera che continuerà a far riflettere e a emozionare chiunque abbia avuto la fortuna di assistervi.

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