La Gubbio che ci ritroveremo a pandemia più o meno terminata continuerà ad essere sempre immersa tra “verde e aria buona”. Il Parco del Teatro Romano ne è l’esempio più lampante. É il “polmone verde” della città e ognuno di noi non vede l’ora di ritrovarlo di nuovo “vivo” e ricco di iniziative. Del resto ce n’è per tutti i gusti, a cominciare dall’elegante “Caffè del Teatro” vicino al quale sorgono anche diverse attrazioni per i bambini.
A pochi pasi però c’è anche l’Antiquarium, costruito sui resti di una casa romana (domus di Scilla, I secolo a.C./I-II sec. d.C.) di cui sono state identificate diverse stanze pavimentate con mosaici ed una vasca lastricata di tegole. Una interessante mostra permanente illustra lo sviluppo della città e del suo territorio attraverso testimonianze archeologiche ben supportate da pannelli esplicativi, un filmato audiovisivo e materiali provenienti dagli scavi effettuati nell’antica città e le sue necropoli: oggetti ceramici e bronzei dal XII-X sec. a.C. all’età tardoimperiale (III-IV sce. d.C.).
Sono esposti poi dei pezzi appartenenti alla ricca decorazione del Teatro: terrecotte architettoniche dall’area dell’Ex Ospedale, grandi mosaici policromi dalla zona della Guastuglia, urne cinerarie risalenti al XII-X sec a.C., la cosiddetta “Tomba del Carro” e una ricostruzione del letto di bronzo del II sec a.C. Inoltre sono esposti preziosi crateri (vasi da vino) attici e a vernice nera del V secolo a.C. e corredi di alcune tombe di età imperiale, tra cui la “tomba di Iside” (II sec. d.C.), così nominata per via degli oggetti riferibili al culto della dea egizia. Vi sono infine gli importanti reperti provenienti dalle stipi votive di un tempio della Guastuglia, che documentano l’esecuzione di sacrifici animali.
Se però si capita a Gubbio nel primo fine settimana di primavera, nel parco del Teatro Romano il si entrerà a contatto con “Ventomania”, il famoso festival internazionale di aquiloni tra i più importanti al mondo, capace da ormai quaranta anni di ospitare aquiloni provenienti da ogni angolo del pianeta. Nell’ultimo week end di maggio invece ci si può immergere nell’entusiasmo della miriade di bambini che partecipano al torneo di minirugby “Lupo di Gubbio”, organizzato dal Rugby Gubbio con la consueta passione. Ma durante l’estate, oltre alla stagione di prosa che nel corso degli anni ha portato a Gubbio attori, musicisti e artisti di fama mondiale, a dare vita al parco del Teatro Romano sono anche i numerosi concerti organizzati dalle associazioni cittadine, sempre in prima linea per promuovere la buona musica e lo stare insieme.
Da qualche anno, infine, grazie al grande lavoro svolto dalla Gubbio Runners, il parco del Teatro Romano è diventato anche la “casa” di importanti manifestazioni podistiche a livello nazionale. Il che spiega alla perfezione, a chiunque ne avesse bisogno, il grande valore che questa amata “fetta” di tessuto cittadino assume non solo per gli eugubini, ma anche per chi viene a visitare questo meraviglioso borgo medievale.